Fino a tempi abbastanza recenti, gli archeologi erano essenzialmente all'oscuro dei tesori archeologici che l'altopiano armeno nascondeva sotto il suo antico territorio, ma le più recenti scoperte, fatte dalle missioni archeologiche hanno portato alla luce l'importanza di quest'area in età preistorica e protostorica, stanno aiutando a rivelare che gran parte della storia della civiltà umana è certamente iniziata sull'altopiano armeno e che i nativi armeni della regione sono tra i popoli più antichi del mondo. Questo tour esplora i più antichi siti di Armenia e cerca di aiutare i visitatori a comprendere l'importanza dell'altipiano armeno e il suo contributo alla storia del genere umano.
Tour Armenia: storia e archeologia
1° giorno: Arrivo – Trasferimento in hotel
Arrivo all’aeroporto internazionale di Yerevan Zvartnots, incontro con il nostro rappresentante nella hall degli arrivi e trasferimento in hotel. Pernottamento a Yerevan
2° giorno: Visita della città di Yerevan
Yerevan è la città più rilassata del Caucaso, la sua storia ha inizio nel 782 a.C., quando re Argishti I di Urartu fece costruire la fortezza di Erebuni nel punto in cui il fiume Hradzan si apriva la strada verso le fertili pianure dell’Ararat. Successivamente Yerevan fu la capitale di svariati khanati musulmani e di governatorati persiani, finchè non fu annessa all’impero russo nel 1828. Dopo la prima colazione il tour della città di Yerevan inizia con la visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei migliori musei della ex Unione Sovietica, che dà un'idea approfondita della cultura e della storia dell'Armenia mediante l'esposizione di più di 400.000 oggetti che coprono un periodo che inizia 3 - 2° millennio a.C. e arriva ai giorni nostri. Il Museo si affaccia su Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Il tour prosegue con la visita del Teatro dell'Opera Armena, Cascade Complex, l’immensa scalinata che collega la parte bassa della città alla sua parte alta e che ospita al suo interno il museo d’arte contemporanea di Gerard Cafesjian, il Parco della Vittoria, nel quale si trova la grande statua a Madre Armenia e dal quale si può ammirare la miglior vista della città. Pranzo in un ristorante tipico con cucina tradizionale armena e visita alla fortezza di Erebuni, il nucleo originario della città di Yerevan, situata sulla collina di Arin-berd (alla periferia sud-est della città), un importante centro amministrativo ed economico del Regno di Urartu. Cena e pernottamento a Yerevan.
3° giorno: Yerevan – Garni – Lago Vishaplich – Geghard – Yerevan
Dopo la prima colazione, visita di Matenadaran, il museo che conserva oltre 17.000 codici miniati ed antichissimi manoscritti. Partenza per regione di Kotayk per visitare il tempio di Garni, un Tempio ellenistico pagano e l'unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell'Armenia nel IV secolo d.C., vero gioiello dell’architettura armena precristiana, fatto edificare dal re armeno Tiridate nel I secolo d.C. e dopo la conversione del paese al cristianesimo divenne la residenza estiva dei reali armeni. Pranzo con la possibilità di assistere alla preparazione del “lavash”, il pane armeno cotto nel “tonir”, il forno tradizionale. Ascesa, con veicoli 4x4 su strade sterrate (circa un’ora), al Lago Vishapilich dove si potranno ammirare i famosi Vishapakars (le pietre del drago), pietre scolpite del 3 ° millennio a.C. e alte fino a 5 metri. Sulle pendici del Monte Ajdahak (3597m), vi è anche un gran numero di incisioni rupestri che raffigurano uomini in scene di caccia e di combattimento. Discesa al Monastero rupestre di Ghegard, situato in una profonda e spettacolare gola, che prende il nome dalla lancia che ha trafitto il corpo di Cristo che qui venne portata dall’Apostolo Taddeo e che qui venne conservata per diversi secoli insieme a molte altre reliquie. Fondato nel IV secolo e distrutto nel IX secolo dagli arabi, il monastero è stato ricostruito nel XIII secolo. Il complesso monastico, ricco di splendidi bassorilievi, racchiude numerose chiese e tombe rupestri che rappresentano l’apice dell'architettura medievale armena. Nel 2000 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Rientro a Yerevan per la cena e pernottamento.
4° giorno: Yerevan – Metsamor – Echmiadzin – Zvartnots – Yerevan
Prima colazione in hotel. Partenza per Metsamor, dove gli scavi hanno dimostrato che nei primi anni dell'età del bronzo (fine quarto-terzo millennio a.C.) Metsamor era un fiorente centro culturale che ebbe una notevole influenza sullo sviluppo storico e culturale della Valle dell'Ararat. Recenti studi definiscono il sito come un grande insediamento di tipo urbano che occupava una superficie di 10,5 ettari e consisteva in una cittadella recintata da un muro ciclopico e un osservatorio zikkurat situato su un basso costone di montagna. Un piccolo ma ricco museo archeologico ospita una collezione di reperti, ritrovati nella fortezza e nella necropoli, risalenti ad un periodo che va dalla prima Età del Bronzo al Medioevo. Proseguimento per la città santa di Echmiadzin, sede del "Catholicos" della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale e delle chiese di S. Gayane e di S. Hripsime; dopo un breve tragitto in auto, visita delle rovine di Zvartnots (sito protetto dall'UNESCO), una cattedrale che fu uno degli esempi più belli dell'architettura armena fino alla sua distruzione durante un terremoto alla fine del 10° secolo. Ritorno a Yerevan e visita del mercato all'aperto Vernissage (aperto nei giorni di domenica e sabato). Cena a Yerevan con musica folkloristica e degustazione di gustosi piatti armeni. Pernottamento a Yerevan.
5° giorno: Yerevan – Khor Virap – Noravank – Qarahunj – Sisian
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel III secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Questo è anche il luogo in cui ha avuto luogo la famosa guerra di Artaxata tra romani e armeni. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge. La zona è anche famosa per la grotta in cui è stata trovata la più antica cantina vinicola del mondo (6000 anni) e all'interno della quale gli archeologi hanno portato alla luce una pressa per l'uva, contenitori per la fermentazione, barattoli, bicchieri da vino e resti di graspi, semi e bucce d'uva. La produzione vinicola, che aveva luogo in prossimità di un luogo di sepoltura, era forse dedicata ai morti. Visita di una cantina nei pressi del villaggio di Areni. Si continua per il monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Pranzo in ristorante locale e proseguimento verso sud-est con sosta per la visita dei resti dell’antico osservatorio di Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un osservatorio astronomico formato da 204 megaliti disposti in circolo o lungo ampie linee curve, alcuni dei quali presentano fori allineati con le stelle. Il sito, che sorge su un’altura cinta da montagne, è anche disseminato di tombe risalenti al 3.000 a.C. Arrivo a Sisian in serata. Cena e pernottamento in hotel .
6° giorno: Sisian – Ukhtasar – Tatev – Goris
Dopo la prima colazione partenza verso nord per un’escursione con veicoli 4x4 (circa 1,5 ore) al sito di Ukhtasar (Montagna del Pellegrinaggio), sul Monte Tsghuk. Ukhtasar è un importante sito di arte rupestre intorno a un laghetto a 3300 m di quota, nel quale si trovano quasi un migliaio di rocce scolpite con motivi astratti e figurativi scolpiti millenni fa e che commemorano la vita quotidiana delle persone che abitavano questa zona. Particolarmente numerosi e ricchi sono i petroglifi raffiguranti piante, fiori, animali, esseri umani e immagini geometriche ma molti di loro raffigurano anche scene di caccia, combattimenti e scene di danza. Ci sono immagini di vari animali e simboli cosmici, così come elementi geografici, come fiumi e laghi, e fenomeni astronomici, come il Sole e la Luna, stelle e fulmini. Si prosegue verso sud per visitare il monastero di Tatev, il quale si raggiungerà da Halidzor con “Le Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo. Il monastero è di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena. Il complesso sorge su una fortificazione naturale a dir poco fiabesca ai margini della ripida gola del fiume Voratan. Arrivo a Goris, cena e pernottamento in hotel.
7° giorno: Goris – Selim – Sevsar – Noratus – Sevan
Dopo la prima colazione, visita di Khdzoresk, un villaggio troglodita abbandonato negli anni ‘50 con case e stalle scavate, a partire dal V secolo, nelle pendici di una collina a ovest di Goris. Molte delle grotte che compongono le abitazioni trogloditiche sono collegate tra loro e in alcuni casi le pareti sono adornate da scaffalature ad arco. Partenza verso nord attraverso paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti fino al passo di Selim: qui si trova l'antico Caravanserraglio Orbelian, un'importante stazione lungo la via della seta, che testimonia la rilevanza dell’Armenia come importante snodo commerciale tra Oriente e Occidente. Dopo un breve tragitto in auto, arrivo a Geghovit, un villaggio non lontano dal lago di Sevan, dove si trova un antico osservatorio con un petroglifo rappresentante l'immagine, unica nel suo genere, di un meteorite scolpito su un blocco di pietra enorme, e calendari astronomici e pitture rupestri (3° - 1° millennio a.C.) su quindici massi in uno spazio di circa 1000 metri quadrati. Gli studi hanno accertato che la grande immagine rotonda rappresenta un meteorite e le immagini adiacenti sono costellazioni: questa dunque potrebbe essere una mappa stellare che mostra il settore del cielo da cui il bolide discese. Proseguimento per Noratus, il cui cimitero è famoso per i numerosi khatchkar, le pietre scolpite a forma di croce tipiche cella produzione artistica armena. Visita della penisola di Sevan con il suo monastero Sevanavank. Cena e pernottamento a Sevan.
8° giorno: Sevan – Dilijan – Lastiver – Haghpat
Dopo la prima colazione, partenza per Dilijan, una piccola località di provincia soprannominata la “Svizzera d’Armenia” e tempo libero per passeggiare nella parte ristrutturata e per visitare laboratori di artigianato di ceramica, sculture in legno e prodotti tipici. Partenza verso nord per le grotte di Lastiver, immerse nella fitta foresta e scavate nelle ripide pareti di roccia della gola del fiume Khachagbyur a 1.200 m. Le grotte sono famose per le decine di sculture raffiguranti uomini e animali così come anche si trovano croci scolpite. Si pensa che le caverne di Lastiver siano state un luogo sacro già in tempi precristiani, mentre nel Medio Evo, durante le invasioni dei Tartari-Mongoli le grotte servivano come luogo di rifugio degli abitanti dei villaggi vicini. Possibilità di raggiungere le grotte a piedi (circa mezz’ora) o a cavallo. Pranzo in una pittoresca capanna nei pressi delle cascate e proseguimento per la regione di Lori e verso la Valle del Debed. Arrivo ad Haghpat e visita del magnifico monastero patrimonio dell'UNESCO. Cena e pernottamento ad Haghpat.
9° giorno: Haghpat – Sanahin – Akhtala – Amberd – Agarak – Yerevan
Dopo la prima colazione, visita del Monastero di Sanahin, famoso per la sua università, il secondo monastero protetto dall’UNESCO nella valle del Debed. Proseguimento per Akhtala, una delle poche chiese in Armenia con le pareti affrescate con dipinti, eseguiti tra il 1205 e il 1216, che rappresentano uno dei più bei esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio. Proseguimento per Amberd, una fortezza 7° secolo situata sulle pendici del Monte Aragats a circa 2300 m sul livello del mare. Il suo nome significa "fortezza tra le nuvole" e testimonianze archeologiche dimostrano che questo sito fu abitato fin dall'Età del Bronzo e utilizzato per essere un luogo di difesa chiave nella regione fino alla sua conquista e la distruzione ad opera di Timur Lenk nel 1236. Discesa verso Agarak, per ammirare un complesso rupestre dell'Età del Bronzo. Gli scavi in questo sito sono iniziati nel 2001 e hanno portato alla luce un gran numero di torchi scavati nella roccia e vasche di stoccaggio che mostrano il ruolo predominante della viticoltura e della vinificazione nella vita economica dei suoi abitanti. Diventando uno dei punti più importanti lungo la rotta commerciale che portava dall'Ararat a Shirak e Ani, Agarak sviluppò una fiorente economia, in particolare dal 4°-3° secolo a.C. fino al 2°-4° secolo d.C. Vicino al sito, a Voskehat, si trova anche una serie di petroglifi raffiguranti animali risalenti al quarto-secondo millennio a.C. Rientro a Yerevan per conoscere anche la storia moderna degli armeni visitando Tsitsernakaberd, il monumento al genocidio armeno, una pagina oscura della storia moderna, che rende omaggio al milione e mezzo di morti nelle pulizie etniche del 1915. Cena di arrivederci e pernottamento in hotel.
10° giorno: Yerevan – partenza
Trasferimento in aeroporto per il volo di rientro. Fine dei servizi.
Arrivo all’aeroporto internazionale di Yerevan Zvartnots, incontro con il nostro rappresentante nella hall degli arrivi e trasferimento in hotel. Pernottamento a Yerevan
2° giorno: Visita della città di Yerevan
Yerevan è la città più rilassata del Caucaso, la sua storia ha inizio nel 782 a.C., quando re Argishti I di Urartu fece costruire la fortezza di Erebuni nel punto in cui il fiume Hradzan si apriva la strada verso le fertili pianure dell’Ararat. Successivamente Yerevan fu la capitale di svariati khanati musulmani e di governatorati persiani, finchè non fu annessa all’impero russo nel 1828. Dopo la prima colazione il tour della città di Yerevan inizia con la visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei migliori musei della ex Unione Sovietica, che dà un'idea approfondita della cultura e della storia dell'Armenia mediante l'esposizione di più di 400.000 oggetti che coprono un periodo che inizia 3 - 2° millennio a.C. e arriva ai giorni nostri. Il Museo si affaccia su Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Il tour prosegue con la visita del Teatro dell'Opera Armena, Cascade Complex, l’immensa scalinata che collega la parte bassa della città alla sua parte alta e che ospita al suo interno il museo d’arte contemporanea di Gerard Cafesjian, il Parco della Vittoria, nel quale si trova la grande statua a Madre Armenia e dal quale si può ammirare la miglior vista della città. Pranzo in un ristorante tipico con cucina tradizionale armena e visita alla fortezza di Erebuni, il nucleo originario della città di Yerevan, situata sulla collina di Arin-berd (alla periferia sud-est della città), un importante centro amministrativo ed economico del Regno di Urartu. Cena e pernottamento a Yerevan.
3° giorno: Yerevan – Garni – Lago Vishaplich – Geghard – Yerevan
Dopo la prima colazione, visita di Matenadaran, il museo che conserva oltre 17.000 codici miniati ed antichissimi manoscritti. Partenza per regione di Kotayk per visitare il tempio di Garni, un Tempio ellenistico pagano e l'unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell'Armenia nel IV secolo d.C., vero gioiello dell’architettura armena precristiana, fatto edificare dal re armeno Tiridate nel I secolo d.C. e dopo la conversione del paese al cristianesimo divenne la residenza estiva dei reali armeni. Pranzo con la possibilità di assistere alla preparazione del “lavash”, il pane armeno cotto nel “tonir”, il forno tradizionale. Ascesa, con veicoli 4x4 su strade sterrate (circa un’ora), al Lago Vishapilich dove si potranno ammirare i famosi Vishapakars (le pietre del drago), pietre scolpite del 3 ° millennio a.C. e alte fino a 5 metri. Sulle pendici del Monte Ajdahak (3597m), vi è anche un gran numero di incisioni rupestri che raffigurano uomini in scene di caccia e di combattimento. Discesa al Monastero rupestre di Ghegard, situato in una profonda e spettacolare gola, che prende il nome dalla lancia che ha trafitto il corpo di Cristo che qui venne portata dall’Apostolo Taddeo e che qui venne conservata per diversi secoli insieme a molte altre reliquie. Fondato nel IV secolo e distrutto nel IX secolo dagli arabi, il monastero è stato ricostruito nel XIII secolo. Il complesso monastico, ricco di splendidi bassorilievi, racchiude numerose chiese e tombe rupestri che rappresentano l’apice dell'architettura medievale armena. Nel 2000 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Rientro a Yerevan per la cena e pernottamento.
4° giorno: Yerevan – Metsamor – Echmiadzin – Zvartnots – Yerevan
Prima colazione in hotel. Partenza per Metsamor, dove gli scavi hanno dimostrato che nei primi anni dell'età del bronzo (fine quarto-terzo millennio a.C.) Metsamor era un fiorente centro culturale che ebbe una notevole influenza sullo sviluppo storico e culturale della Valle dell'Ararat. Recenti studi definiscono il sito come un grande insediamento di tipo urbano che occupava una superficie di 10,5 ettari e consisteva in una cittadella recintata da un muro ciclopico e un osservatorio zikkurat situato su un basso costone di montagna. Un piccolo ma ricco museo archeologico ospita una collezione di reperti, ritrovati nella fortezza e nella necropoli, risalenti ad un periodo che va dalla prima Età del Bronzo al Medioevo. Proseguimento per la città santa di Echmiadzin, sede del "Catholicos" della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale e delle chiese di S. Gayane e di S. Hripsime; dopo un breve tragitto in auto, visita delle rovine di Zvartnots (sito protetto dall'UNESCO), una cattedrale che fu uno degli esempi più belli dell'architettura armena fino alla sua distruzione durante un terremoto alla fine del 10° secolo. Ritorno a Yerevan e visita del mercato all'aperto Vernissage (aperto nei giorni di domenica e sabato). Cena a Yerevan con musica folkloristica e degustazione di gustosi piatti armeni. Pernottamento a Yerevan.
5° giorno: Yerevan – Khor Virap – Noravank – Qarahunj – Sisian
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel III secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Questo è anche il luogo in cui ha avuto luogo la famosa guerra di Artaxata tra romani e armeni. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge. La zona è anche famosa per la grotta in cui è stata trovata la più antica cantina vinicola del mondo (6000 anni) e all'interno della quale gli archeologi hanno portato alla luce una pressa per l'uva, contenitori per la fermentazione, barattoli, bicchieri da vino e resti di graspi, semi e bucce d'uva. La produzione vinicola, che aveva luogo in prossimità di un luogo di sepoltura, era forse dedicata ai morti. Visita di una cantina nei pressi del villaggio di Areni. Si continua per il monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Pranzo in ristorante locale e proseguimento verso sud-est con sosta per la visita dei resti dell’antico osservatorio di Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un osservatorio astronomico formato da 204 megaliti disposti in circolo o lungo ampie linee curve, alcuni dei quali presentano fori allineati con le stelle. Il sito, che sorge su un’altura cinta da montagne, è anche disseminato di tombe risalenti al 3.000 a.C. Arrivo a Sisian in serata. Cena e pernottamento in hotel .
6° giorno: Sisian – Ukhtasar – Tatev – Goris
Dopo la prima colazione partenza verso nord per un’escursione con veicoli 4x4 (circa 1,5 ore) al sito di Ukhtasar (Montagna del Pellegrinaggio), sul Monte Tsghuk. Ukhtasar è un importante sito di arte rupestre intorno a un laghetto a 3300 m di quota, nel quale si trovano quasi un migliaio di rocce scolpite con motivi astratti e figurativi scolpiti millenni fa e che commemorano la vita quotidiana delle persone che abitavano questa zona. Particolarmente numerosi e ricchi sono i petroglifi raffiguranti piante, fiori, animali, esseri umani e immagini geometriche ma molti di loro raffigurano anche scene di caccia, combattimenti e scene di danza. Ci sono immagini di vari animali e simboli cosmici, così come elementi geografici, come fiumi e laghi, e fenomeni astronomici, come il Sole e la Luna, stelle e fulmini. Si prosegue verso sud per visitare il monastero di Tatev, il quale si raggiungerà da Halidzor con “Le Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo. Il monastero è di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena. Il complesso sorge su una fortificazione naturale a dir poco fiabesca ai margini della ripida gola del fiume Voratan. Arrivo a Goris, cena e pernottamento in hotel.
7° giorno: Goris – Selim – Sevsar – Noratus – Sevan
Dopo la prima colazione, visita di Khdzoresk, un villaggio troglodita abbandonato negli anni ‘50 con case e stalle scavate, a partire dal V secolo, nelle pendici di una collina a ovest di Goris. Molte delle grotte che compongono le abitazioni trogloditiche sono collegate tra loro e in alcuni casi le pareti sono adornate da scaffalature ad arco. Partenza verso nord attraverso paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti fino al passo di Selim: qui si trova l'antico Caravanserraglio Orbelian, un'importante stazione lungo la via della seta, che testimonia la rilevanza dell’Armenia come importante snodo commerciale tra Oriente e Occidente. Dopo un breve tragitto in auto, arrivo a Geghovit, un villaggio non lontano dal lago di Sevan, dove si trova un antico osservatorio con un petroglifo rappresentante l'immagine, unica nel suo genere, di un meteorite scolpito su un blocco di pietra enorme, e calendari astronomici e pitture rupestri (3° - 1° millennio a.C.) su quindici massi in uno spazio di circa 1000 metri quadrati. Gli studi hanno accertato che la grande immagine rotonda rappresenta un meteorite e le immagini adiacenti sono costellazioni: questa dunque potrebbe essere una mappa stellare che mostra il settore del cielo da cui il bolide discese. Proseguimento per Noratus, il cui cimitero è famoso per i numerosi khatchkar, le pietre scolpite a forma di croce tipiche cella produzione artistica armena. Visita della penisola di Sevan con il suo monastero Sevanavank. Cena e pernottamento a Sevan.
8° giorno: Sevan – Dilijan – Lastiver – Haghpat
Dopo la prima colazione, partenza per Dilijan, una piccola località di provincia soprannominata la “Svizzera d’Armenia” e tempo libero per passeggiare nella parte ristrutturata e per visitare laboratori di artigianato di ceramica, sculture in legno e prodotti tipici. Partenza verso nord per le grotte di Lastiver, immerse nella fitta foresta e scavate nelle ripide pareti di roccia della gola del fiume Khachagbyur a 1.200 m. Le grotte sono famose per le decine di sculture raffiguranti uomini e animali così come anche si trovano croci scolpite. Si pensa che le caverne di Lastiver siano state un luogo sacro già in tempi precristiani, mentre nel Medio Evo, durante le invasioni dei Tartari-Mongoli le grotte servivano come luogo di rifugio degli abitanti dei villaggi vicini. Possibilità di raggiungere le grotte a piedi (circa mezz’ora) o a cavallo. Pranzo in una pittoresca capanna nei pressi delle cascate e proseguimento per la regione di Lori e verso la Valle del Debed. Arrivo ad Haghpat e visita del magnifico monastero patrimonio dell'UNESCO. Cena e pernottamento ad Haghpat.
9° giorno: Haghpat – Sanahin – Akhtala – Amberd – Agarak – Yerevan
Dopo la prima colazione, visita del Monastero di Sanahin, famoso per la sua università, il secondo monastero protetto dall’UNESCO nella valle del Debed. Proseguimento per Akhtala, una delle poche chiese in Armenia con le pareti affrescate con dipinti, eseguiti tra il 1205 e il 1216, che rappresentano uno dei più bei esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio. Proseguimento per Amberd, una fortezza 7° secolo situata sulle pendici del Monte Aragats a circa 2300 m sul livello del mare. Il suo nome significa "fortezza tra le nuvole" e testimonianze archeologiche dimostrano che questo sito fu abitato fin dall'Età del Bronzo e utilizzato per essere un luogo di difesa chiave nella regione fino alla sua conquista e la distruzione ad opera di Timur Lenk nel 1236. Discesa verso Agarak, per ammirare un complesso rupestre dell'Età del Bronzo. Gli scavi in questo sito sono iniziati nel 2001 e hanno portato alla luce un gran numero di torchi scavati nella roccia e vasche di stoccaggio che mostrano il ruolo predominante della viticoltura e della vinificazione nella vita economica dei suoi abitanti. Diventando uno dei punti più importanti lungo la rotta commerciale che portava dall'Ararat a Shirak e Ani, Agarak sviluppò una fiorente economia, in particolare dal 4°-3° secolo a.C. fino al 2°-4° secolo d.C. Vicino al sito, a Voskehat, si trova anche una serie di petroglifi raffiguranti animali risalenti al quarto-secondo millennio a.C. Rientro a Yerevan per conoscere anche la storia moderna degli armeni visitando Tsitsernakaberd, il monumento al genocidio armeno, una pagina oscura della storia moderna, che rende omaggio al milione e mezzo di morti nelle pulizie etniche del 1915. Cena di arrivederci e pernottamento in hotel.
10° giorno: Yerevan – partenza
Trasferimento in aeroporto per il volo di rientro. Fine dei servizi.