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Giorno 1. Arrivo in aeroporto - Echmiadzin - Zvartnots - YerevanArrivo a Yerevan presso l'Aeroporto Internazionale Zvartnots alle 12:10 del pomeriggio. Partenza per Echmiadzin, città Patrimonio UNESCO soprannominata “il Vaticano Armeno” perché sede del Catholicos, il capo della Chiesa Apostolica Armena. Pranzo e visita della Cattedrale Mayr Ator, la più antica cattedrale del mondo cristiano, e della chiesa di Santa Hripsime, che ospita nella cripta la tomba della santa martire. Rientro a Yerevan e, lungo la strada, visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (patrimonio mondiale UNESCO), eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Pernottamento a Yerevan.
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Giorno 2. Visita di Yerevan - Garni - Geghard - YerevanDopo la prima colazione visita della città di Yerevan. Si inizia con il Parco della Vittoria, dal quale si può ammirare la miglior vista della città e che ospita l’enorme statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia). Visita del Museo di Stato di Storia armena, Proseguimento al complesso di Cascade, una scalinata monumentale, progettata per collegare la parte bassa alla parte alta della città, che ospita al suo interno la collezione di arte moderna di Gerard Cafesjian. Passeggiata nel centro di Yerevan fino alla Piazza del Teatro dell’Opera Armena e poi lungo Northern Avenue, la via pedonale dello shopping, fino a Piazza della Repubblica, il cuore dell’Armenia e di Yerevan, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei musei più importanti dell’ex Unione Sovietica, che espone una collezione di reperti che copre oltre 6000 anni di storia. Partenza per la regione Kotayk per visitare il tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo e l'unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell'Armenia nel IV secolo. Pranzo facoltativo a Garni dove si potrà assistere alla preparazione del lavash, il tradizionale pane armeno nominato Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Proseguimento al monastero rupestre di Geghard (patrimonio mondiale dell'UNESCO), situato in una stretta gola e parzialmente scavato nella roccia. Il nome del Monastero, Geghard, in lingua armena significa “lancia”, poiché qui venne custodita per secoli la lancia che trafisse il costato di Cristo sulla Croce. Rientro a Yerevan per visitare Tsitsernakaberd (la Fortezza delle Rondini), un complesso dedicato ai Martiri del Genocidio Armeno avvenuto nel 1915 per mano dei Turchi Ottomani e situato su di una collina in posizione panoramica sulla città. Pernottamento.
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Giorno 3. Yerevan - Khor Virap - Areni - Noravank - Selim - Noratus - TsaghkadzorDopo la prima colazione, partenza verso sud-est e per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel IV secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, e arrivo ad Areni, dove si avrà il tempo per una degustazione di vini locali armeni. Visita del monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Proseguimento, attraverso paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti, fino al passo di Selim con sosta per la visita all'antico Caravanserraglio degli Orbelian, un'importante stazione lungo la Via della Seta, che testimonia la rilevanza dell’Armenia come importante snodo commerciale tra Oriente e Occidente. Arrivo al Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine e sosta al villaggio di Noratus, il cui cimitero monumentale è famoso per i numerosi khatchkar, le pietre scolpite a forma di croce tipiche della produzione artistica armena nominata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Tempo per una degustazione di formaggi armeni in un caseificio a gestione familiare per assaggiare deliziosi formaggi locali, alcuni invecchiati nel vino e nel cognac. Pernottamento a Tsaghkadzor.
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Giorno 4. Tsaghkadzor - Sevan - Vill. Molokan - Goshavank - Akhtala - HaghpatDopo la prima colazione, partenza per la Penisola di Sevan, sulla quale sorge il Monastero di Sevanavank, da dove si aprono spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Sosta in uno dei villaggi della minoranza Molokan. Queste persone, di origine russa, praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana, che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento e per questo motivo i Molokani vennero mandati in esilio ai confini dell’impero. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi vivono la loro vita nello stesso modo in cui si viveva più di un secolo fa. Incontro con una delle famiglie per assaggiare il the fatto dal Samovar e i dolci fatti in casa. Proseguimento a Dilijan, una cittadina situata al centro dell’omonimo Parco Nazionale, in un’area ricca di boschi e corsi d´acqua, soprannominata “la Svizzera d’Armenia” per gli splendidi paesaggi naturali che la circondano. Visita del Monastero di Goshavank, ricostruito sui resti di una chiesa più antica distrutta da un terremoto nel 1188. La sua ricostruzione fu voluta da uno degli uomini più importanti della storia armena, Mkhitar Gosh, uno studioso e uomo di stato il quale fu l'autore del primo codice legislativo armeno e la cui tomba si trova a poca distanza dal monastero. Proseguimento verso la valle del Debed coi suoi gioielli di architettura medievale armena. Visita della Chiesa fortificata di Akhtala, una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne interamente ricoperte da pitture. Eseguite tra il 1205 e il 1216 e annoverate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio, le pitture rappresentano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. Arrivo a Haghpat e pernottamento.
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Giorno 5. Haghpat - Sanahin - GyumriDopo la prima colazione, visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi protetto dall'UNESCO), che divenne nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita. Visita del Monastero di Sanahin, anch’esso costruito nel X secolo e protetto dall’UNESCO, famoso per la sua accademia e per il suo gavit a tre navate, unico in tutta l’Armenia. Il monastero sorge a poca distanza da Haghpat e rivaleggiò con esso per importanza e per il predominio sull’Armenia settentrionale. Arrivo a Gyumri, seconda città dell'Armenia, situata a poca distanza dal confine con la Turchia. Visita della città, il cui centro ruota attorno a Piazza Vardanants, sulla quale si affacciano il palazzo del Municipio, la chiesa di Yot Verk, nella quale è custodita un'icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite, e la chiesa del Santissimo Salvatore, oggi in ricostruzione dopo il crollo avvenuto in seguito al devastante terremoto del 1988. Nella piazza convergono anche le vie sulle quali si affacciano le case e i palazzi tipici della città vecchia, anticamente nota come Kumayri, caratterizzati da belle architetture in tufo nero in stile Neoclassico e Art Nouveu risalenti alla fine dell'ottocento. Pernottamento a Gyumri.
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Giorno 6. Gyumri - Bavra - Vardzia - BorjomiDopo la colazione, partenza verso il confine armeno-georgiano di Bavra, cambio del trasporto e proseguimento verso nord, attraverso splendide vallate e paesaggi affascinanti, lungo la strada che discende dall’altipiano armeno. Sosta alla fortezza di Khertvisi (X sec.), una delle più antiche fortezze della Georgia, che ebbe un ruolo strategico nel periodo feudale georgiano e che è situata alla confluenza dei fiumi Kura e Paravani. Proseguimento per Vardzia, una città rupestre fondata nel XII secolo dalla regina Tamar, costruita per ergersi a baluardo cristiano in una terra presa d'assalto dall'orda mongola desiderosa di sempre nuove conquiste volte a espandere il proprio impero. Il complesso monastico è costituito da circa 6.000 stanze distribuite su tredici piani, vi si trovano una chiesa con affreschi ben conservati, un salone reale, cantine per il vino, refettori e centinaia di dimore, tutte scavate in una parete rocciosa di tufo fino a una profondità di 50 metri. Arrivo a Borjomi, un famoso centro termale ai piedi dell'omonimo parco nazionale, per gustare le scintillanti acque minerali direttamente dalle sorgenti. Pernottamento.
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Giorno 7. Borjomi - Ubisa - Gelati - KutaisiPrima colazione in hotel e partenza per Kutaisi, capoluogo della regione di Imereti e seconda città della Georgia. Sosta lungo la strada al Monastero di Ubisa risalente al IX secolo e famoso per gli affreschi della chiesa principale risalenti al XII secolo. Arrivo a Kutaisi e visita del Monastero di Gelati (Patrimonio UNESCO), fondato nel 1106 dal re Davit il Costruttore per essere il principale centro culturale della Georgia medievale. Era dotato di un'accademia in cui lavoravano i maggiori scienziati del paese, soprattutto teologi e filosofi e, all'interno del monastero, vi è la chiesa della Natività e due chiese più piccole: la chiesa di San Nicola e quella di San Giorgio. Gli affreschi della Cattedrale della Vergine sono tra i più imponenti e sgargianti di tutte le chiese georgiane e risalgono per lo più ai secoli XVI e XVII. Nel monastero si trova anche la tombe di re Davit. Rientro a Kutaisi e visita della Cattedrale di Bagrati, dalla quale si gode il panorama della città, e del mercato coperto, un'occasione unica per entrare in contatto con la vita di tutti i giorni della popolazione locale. Pernottamento a Kutaisi.
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Giorno 8. Kutaisi - Grotta di Prometeo - MestiaDopo la prima colazione, partenza per la Grotta di Prometeo, una delle grotte più ricche e sorprendenti in Europa, caratterizzata dalla presenza di fiumi sotterranei, da stalattiti e da stalagmiti affiancate che sono un vero capolavoro architettonico naturale. È anche possibile percorrere, oltre che a piedi, il percorso in barca lungo il fiume sotterraneo (l'escursione, non inclusa nelle quote, è subordinata all'effettiva navigabilità del fiume sotterraneo e pagabile in loco). Sosta alla diga di Inguri che, con i suoi 272 m di altezza è la quarta diga più alta al mondo e la seconda tra quelle ad arco. Possibilità di effettuare una navigazione in barca nel bacino per godere dei panorami e dei boschi che circondano la diga. Proseguimento, attraverso strette gole ammantate da verdi boschi e turbinosi corsi d’acqua, verso la regione dello Svaneti, famosa per i picchi sempre innevati della catena del Caucaso Maggiore, i laghi e le antiche torri costruite dalla popolazione locale, gli Svan. Arrivo a Mestia e pernottamento.
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Giorno 9. Mestia - Ushguli - MestiaDopo la prima colazione, partenza con mezzi 4x4 verso Ushguli. L'Alto Svaneti è una regione montana tra le più misteriose della Georgia e la vallata scavata dal fiume Inguri, circondata da un susseguirsi di vette innevate, ghiacciai e boschi, è famosa per i suoi tesori architettonici tanto da essere stata inclusa nell'elenco del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Le caratteristiche torri residenziali medievali, costruite principalmente nei secoli IX-XII, sono la cosa che più contraddistingue la zona e sono numerose le chiese ortodosse ben conservate. La regione ospita il più alto villaggio abitato in Europa, Ushguli, situato a 2200 metri di altitudine e meravigliosamente annidato ai piedi del picco più alto della Georgia, il Monte Shkhara (5193 m). Visita del villaggio, esplorando i vicoli e le oltre 20 torri di guardia, fino alla chiesa di Lamaria, risalente al IX-X secolo. Nel pomeriggio, rientro a Mestia e visita del Museo archeologico-etnografico. Pernottamento a Mestia.
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Giorno 10. Mestia - Martvili - KutaisiDopo la prima colazione, rientro verso Kutaisi, con sosta a Martvili, dove si trova uno stretto canyon, uno dei luoghi naturali più belli della Georgia, la cui bellezza, data delle anse nascoste e dall’acqua verde-azzurra del torrente che scorre attraverso, attrae tanti viaggiatori che si riversano nel Caucaso dall’Europa. Il canyon è percorribile con un sentiero pedonale con ponti e passerelle per una lunghezza totale della parte visitabile di circa un chilometro. Arrivo a Kutaisi e pernottamento.
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Giorno 11. Kutaisi - Gori - Mtskheta - TbilisiDopo la prima colazione, partenza per Gori, la città natale di Stalin dove si potrà vedere la sua casa natale, nei pressi della quale è stato costruito il Museo Stalin, un imponente edificio che ospita al suo interno una collezione di oggetti e fotografie che raccontano la vita del dittatore. Proseguimento per Mtskheta, antica capitale e centro religioso della Georgia, sorta alla confluenza dei fiumi Aragvi e Kura e nominata Patrimonio UNESCO. Visita della Chiesa di Jvari, costruita nel VI secolo e situata su una collina in posizione dominante sulla città, e della Cattedrale di Svetitskhoveli, costruita nel secolo XI sul luogo dove la tradizione vuole sia sepolta la tunica di Cristo. Arrivo a Tbilisi e pernottamento.
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Giorno 12. Visita di Tbilisi - Trasferimento in aeroportoDopo la colazione, visita di Tbilisi, l’affascinante e cosmopolita capitale georgiana, un importante centro industriale, commerciale e socio/culturale, tradizionalista e moderna allo stesso tempo, situata strategicamente al crocevia tra Europa e Asia, lungo la storica “Via della Seta”. Il tour inizia con la visita della chiesa di Metekhi, situata su una collina che domina il fiume Kura, per poi raggiungere, tramite un moderna cabinovia che parte dal Parco di Rike, la Fortezza di Narikhala, fondata nel IV secolo in posizione dominante sulla città e la cui forma attuale la si deve agli interventi fatti nel XVI e nel XVII secolo. Proseguimento al Quartiere di Abanotubani con le belle cupole in mattoni delle Terme Sulfuree che furono rese famose da Dumas e Pushkin e dove convivono pacificamente, a pochi passi una dall'altra, una chiesa, una sinagoga e una moschea. Si visiteranno poi la Cattedrale di Sioni, risalente al XIII secolo e al cui interno è conservata la croce di Santa Nino, e la Basilica di Anchiskhati, risalente al VI secolo e una delle più antiche della città. Visita del Museo Nazionale Georgiano e successivamente, una passeggiata su Rustaveli Avenue darà l’opportunità di vedere la bellezza ottocentesca della capitale Georgiana con begli edifici come il municipio, il palazzo del Vice Re, Teatro di Rustaveli, il Teatro dell'Opera ecc.
Partenza in serata per l’aeroporto di Tbilisi in tempo per il volo delle 21.45 di Ryanair. Fine dei servizi. |
- La visita delle Grotte di Prometeo in barca sarà possibile solo in base alle condizioni di sicurezza del fiume sotterraneo che scorre all'interno e sarà verificabile solo all'arrivo in loco.
- La visita di Vardzia avviene su un percorso accidentato all'interno di grotte e su sentieri tortuosi.
- L'interno della Cattedrale di Echmiadzin è attualmente chiuso per lavori di restauro. Per questo motivo, fino alla fine dei lavori, la visita prevista dal programma sarà fatta solo dall'esterno.
- La strada che attraversa la Valle del Debed che porta ai monasteri Haghpat e Akhtala è in rifacimento e i lavori si protrarranno fino al 2021. Si richiede spirito di adattamento per le condizioni dissestate del piano stradale e per gli inevitabili rallentamenti che queste comportano. Comunque, le visite previste in programma saranno eseguite normalmente.
- Le persone a mobilità ridotta devono essere consapevoli che sia in Georgia che in Armenia non sono purtroppo presenti dispositivi che permettano di superare scalinate e dislivelli e inoltre, all'interno dei siti, spesso le pavimentazioni sono sconnesse e i percorsi sono sterrati.
- Si suggerisce di portare con sé scarpe comode e un abbigliamento che tenga conto delle escursioni termiche, anche d'estate.
- Tutti i musei e la funivia di Tatev sono chiusi di lunedì.
- Il mercato Vernissage è aperto tutti i giorni ma sarà visitabile al massimo della sua estensione solo il sabato e la domenica.