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Giorno 2. Visita di YerevanDopo la prima colazione il tour della città di Yerevan inizia con il Parco della Vittoria, dal quale si può ammirare la miglior vista della città e che ospita l’enorme statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia). Proseguimento per l’enorme complesso di Cascade, una scalinata monumentale che ospita la collezione di arte moderna di Gerard Cafesjian,. Passeggiata a piedi nel centro di Yerevan attraversando la Piazza del Teatro dell'Opera Armena e proseguendo lungo Northern Avenue, la via pedonale dello shopping, fino a Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei migliori musei della ex Unione Sovietica, che dà un'idea approfondita della cultura e della storia dell'Armenia mediante l'esposizione di più di 400.000 oggetti che coprono un periodo che inizia nel III millennio a.C. e che arriva ai giorni nostri. Visita della Moschea Blu di Yerevan, costruita durante il regno dei Khan d’Armenia, quando l’antica Erivan ne era la capitale. Moschea di rito sciita, è stata ristrutturata con fondi provenienti dall’Iran e oggi, delle otto moschee storiche di Yerevan, è l'unica rimasta in piedi dopo il dominio sovietico dell'Armenia, grazie al fatto che venne trasformata nel museo della città. Sosta al mercato coperto di GUM, il mercato delle spezie e della frutta secca, un’occasione unica per scoprire la vita di tutti i giorni degli armeni. Pernottamento a Yerevan.
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Giorno 3. Yerevan - Khor Virap - Areni - Noravank - Qarahunj - GorisDopo la prima colazione, partenza verso il sud dell’Armenia e visita del monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il monastero venne costruito sul luogo in cui si trova il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel III secolo venne rinchiuso San Gregorio l’Illuminatore, l’evangelizzatore dell’Armenia. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, famosa per il sito archeologico di Areni-1 in cui è stata ritrovata la più antica cantina vinicola del mondo (risalente a circa 6200 anni fa), all’interno della Grotta degli Uccelli. La produzione vinicola, che aveva luogo in prossimità di un luogo di sepoltura, era forse dedicata ai morti. Visita di Noravank, opera dell’architetto Momik, un monastero circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Proseguimento per il Passo di Vorotan, superato il quale si entra nella regione di Syunik e sull’altipiano meridionale armeno. Visita del sito megalitico di Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, una serie di megaliti disposti in circolo, o lungo ampie linee curve, che circondano tombe risalenti a un periodo che va dalla media età del bronzo fino all’età del ferro. Molte delle pietre che compongono il sito presentano fori la cui funzione non è ancora stata spiegata chiaramente. Arrivo a Goris, cena in un piccolo ristorante a conduzione familiare ricavato in un’antica casa in pietra del villaggio con i piatti della tradizione regionale. Pernottamento a Goris.
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Giorno 4. Goris - Tatev - Yeghegnadzor - Selim - Noratus - TsaghkunqDopo la prima colazione, partenza per il villaggio di Halidzor da dove, con “Le Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo (5.7 km, 11 minuti di viaggio) si raggiunge. il monastero di Tatev, risalente al IX secolo e il più grande e più importante del sud dell’Armenia. Il monastero è di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena, fu sede di una famosa università ed è situato in posizione spettacolare su uno sperone di roccia a picco sulla valle del fiume Vorotan. Sosta a Yeghegnadzor, dove si farà il pranzo in una cantina vinicola a conduzione familiare con degustazione di vini locali ricavati da uve autoctone. Proseguimento verso la regione di Gegharkunik e verso l’altipiano centrale armeno che si raggiunge superando il Passo di Selim. Qui si farà una sosta per visitare il caravanserraglio degli Orbelian, una struttura in blocchi di basalto a tre navate utilizzata dalle carovane che percorrevano l’antica Via della Seta. Dopo aver attraversato l’altipiano centrale armeno con paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti si raggiunge il Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine. Sosta al villaggio di Noratus, famoso per il suo cimitero monumentale pieno di khatchkar (le pietre scolpite in forma di croce tipiche dell’arte armena) risalenti a un periodo che va dal IX al XVIII secolo. Arrivo a Tsaghkunq e pernottamento in un piccolo hotel aperto da uno dei più famosi chef dell’Armenia.
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Giorno 5. Tsaghkunq - Sevan - Dilijan - Ijevan - Akhtala - Haghpat - TbilisiDopo la prima colazione, partenza per la penisola di Sevan, sulla cui sommità sorge il monastero di Sevanavank, costruito nel IX secolo, da dove si aprono spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Partenza per Dilijan, una piccola località di provincia situata nel mezzo dell’omonimo Parco Nazionale e soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Passeggiata lungo la via Sharamberyan, la parte storica di Dilijan, ristrutturata recentemente, dove sono nati piccoli laboratori di artigianato di ceramica, sculture in legno e prodotti tipici. Sosta a Ijevan, capoluogo della regione di Tavush, e pranzo nella casa di una famiglia locale con i piatti della tradizione regionale preparati dalla padrona di casa. Proseguimento verso la Valle del Debed con i suoi tesori di architettura medievale armena. Visita della chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture murali che sono considerate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio. Visita del vicino Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Arrivo al confine armeno-georgiano di Bagratashen e, dopo le formalità doganali, incontro con l’autista georgiano per il trasferimento a Tbilisi. Pernottamento.
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Giorno 6. Visita di TbilisiDopo la prima colazione, incontro con la guida georgiana e intera giornata dedicata alla scoperta di Tbilisi, l’affascinante capitale della Georgia. Il tour inizia con la visita della chiesa di Metekhi, situata su una collina che domina il fiume Kura. Con una moderna cabinovia che parte dal parco della libertà si raggiungerà poi la Fortezza di Narikala, costruita nel IV secolo sulla collina che domina la città, la cui forma attuale si deve agli interventi fatti nel XVI e nel XVII secolo. Discesa a piedi al Quartiere di Abanotubani, caratterizzato dalle cupole in mattoni delle sorgenti termali e uno dei pochi posti al mondo nel quale si trovano, a pochi passi una dall’altra, una chiesa cristiana, una moschea nella quale pregano insieme sciiti e sunniti e una Sinagoga. Visita della Cattedrale di Sioni, al cui interno è custoidita la reliquia della croce di Santa Nino, la suora evangelizzatrice della Georgia. Pranzo e visita della Basilica Anchiskhati, costruita nel VI secolo e la più antica chiesa di Tbilisi. Visita del Museo Nazionale Georgiano e successivamente passeggiata su Rustaveli Avenue per apprezzare la bellezza ottocentesca della capitale Georgiana. Pernottamento a Tbilisi.
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Giorno 7. Tbilisi - Sighnaghi - Gremi - Nekresi - TelaviColazione in hotel e partenza verso il Kakheti, la regione vinicola della Georgia, associata al buon vino e a un’eccezionale ospitalità, dove le montagne della Catena del Grande Caucaso compongono il paesaggio assieme ai vigneti e ai prati fertili della regione. Visita di Sighnaghi, la “città dell’Amore”, sorta su una collina che domina la valle di Alazani e circondata da una cinta muraria con 23 torri costruite dal Re Erekle II nel XVIII secolo. La cittadina è famosa per aver mantenuto praticamente intatto il suo aspetto di città fortificata con edifici in pietra dai caratteristici balconi in legno. Pranzo a Qvareli con i piatti tipici della regione, dove si potrà degustare il famoso vino maturato in anfora conoscendone il metodo tradizionale di vinificazione (nominato Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO). Proseguimento al monastero di Nekresi, uno dei maggiori complessi monastici della regione di Kakheti, che è situato in cima ad una ripida collina che domina la valle di Alazani e che si dice sia stato fondato da San Abibos, uno dei padri siriani evangelizzatori della regione. Sosta a Gremi, una volta la fiorente antica capitale del regno di Kakheti nel XVI e XVII secolo, dove si visita della cittadella reale con la Chiesa degli Arcangeli. Arrivo a Telavi, capoluogo della regione di Kakheti e pernottamento.
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Giorno 8. Telavi - Alaverdi - Jokolo - Gergeti - StepantsmindaDopo la prima colazione, passeggiata nel centro di Telavi e visita del mercato coperto, il più grande della regione, dove si potrà entrare in contatto con la vita di tutti i giorni della popolazione locale. Visita della maestosa Cattedrale di Alaverdi, che conserva un ciclo di affreschi del XI – XVII secolo, che si dice fu fondato da Joseb Alaverdeli, uno dei Tredici Padri Siriani che venne da Antiochia e si fermò ad Alaverdi, allora piccolo villaggio e antico centro di un culto pagano dedicato alla Luna. Arrivo nella valle del Pankisi, per incontrare i Kisti, una piccolissima minoranza etnica di fede musulmana che parla un dialetto dei Vainakh, le antiche tribù caucasiche che diedero origine alle attuali popolazioni dei Ceceni e degli Ingusci. Pranzo nella casa di una famiglia locale e passeggiata nei dintorni del piccolo villaggio di Jokolo. Percorrendo la Strada Militare Georgiana, si raggiunge Stepantsminda, un villaggio incastonato tra le alte vette della catena del Caucaso Maggiore, da dove, con mezzi 4x4, si raggiungerà la chiesa della Trinità di Gergeti, situata a 2100 m di altitudine, famosa per la sua posizione spettacolare dominata dal ghiacciaio del monte Kazbek (5047 m). La chiesa venne costruita nel XIV secolo e la sua posizione isolata circondata dalla vastità del paesaggio naturale ha reso la chiesa un autentico simbolo della Georgia. Pernottamento a Stepantsminda
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Giorno 9. Stepantsminda - Mtskheta - Gori - AkhaltsikheDopo la prima colazione, partenza per Ananuri, una fortezza che sorge sulle rive del bacino dello Zhinvali e all’interno della quale si potranno ammirare la chiesa principale, con l’interno decorato da bellissimi affreschi e l’esterno ricoperto da bassorilievi, oltre a edifici civili, militari e religiosi. Proseguimento per Mtskheta, l’antica capitale della Georgia, città sorta alla confluenza dei fiumi Aragvi e Kura, oggi Patrimonio dell’UNESCO. Visita del monastero di Jvari (VI-VII sec.), un capolavoro dell'architettura cristiana medioevale che sorge su una collina in posizione dominante sulla città, e discesa verso il centro dove si farà una breve passeggiata e si visiterà la Cattedrale di Svetitskhoveli (XI sec.), "Il Pilastro che crea la vita", eretta secondo la tradizione sul sito in cui venne seppellita la tunica di Gesù Cristo. Sosta a Gori, la città natale di Stalin, con visita del Museo Stalin, un imponente edificio costruito nei pressi della casetta di mattoni dove Stalin visse con la famiglia per quattro anni e che racconta la vita del dittatore georgiano dai primi anni di vita alla sua morte. Arrivo ad Akhaltsikhe e visita della fortezza di Rabati, che si erge sopra una collina con le sue mura perfettamente restaurate. All’interno della cittadella si potranno ammirare una Moschea in pietra e mattoni con un’appariscente cupola d'oro, una magnifica Madrassa (scuola Islamica), una chiesa e una sinagoga a sottolineare tutta la sua antica storia a partire dal XIII sec. Pernottamento ad Akhaltsikhe.
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Giorno 10. Akhaltsikhe - Vardzia - Bavra - GyumriDopo la prima colazione, partenza per Vardzia, una città rupestre, o più propriamente un monastero, scavata in una parete del monte Erusheli fondata nel XII secolo dalla regina Tamar, costruita per ergersi a baluardo cristiano nel bel mezzo di una terra circondata da regni musulmani e presa d’assalto dalle orde dei Mongoli desiderose di sempre nuove conquiste volte a espandere l’impero in ascesa. Il complesso ospita circa 6.000 stanze distribuite su tredici piani, una chiesa in pietra con affreschi ben conservati, cantine per il vino, refettori e centinaia di dimore, tutto scavato nel tufo fino a una profondità di 50 metri nella roccia. Arrivo al confine con l’Armenia di Bavra e, dopo le formalità doganali, cambio del trasporto, incontro con la guida armena e proseguimento a Gyumri, la seconda città dell’Armenia, e visita del centro della città, rappresentato dalla Piazza Vardanants, dove si affacciano la chiesa di Yot Verk, al cui interno si trova un’icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite, la chiesa del Santissimo Salvatore e il palazzo del Municipio. Gyumri è tristemente famosa per il terremoto che la colpì nel 1988 e che causò decine di migliaia di vittime. Oggi la città si è ripresa da questo triste evento e offre a chi la visita uno stile di vita rilassato e bellissime abitazioni in tufo nero risalenti ai primi del ‘900 in stile Neoclassico e Art Nouveau. Cena in un ristorante locale con i piatti della tradizione armeno-siriana e pernottamento a Gyumri
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Giorno 11. Gyumri - Aknalich - Echmiadzin - Zvartnots - YerevanPrima colazione in hotel. Partenza per Aknalich, uno dei villaggi degli Yazidi, una minoranza etnica curda che pratica una forma unica di religione, lo Yazidismo, derivata dallo zoroastrismo con elementi tratti da credenze islamiche e cristiane. Visita del Tempio di Melek Tawous, l’angelo pavone, adorato da questa comunità. Proseguimento a Echmiadzin, la città soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del "Catholicos", il capo della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale, la più antica della cristianità, e della chiesa di Santa Hripsime, costruita sulla tomba della santa martire ed esempio più mirabile di chiesa quadriconca cupolata di tutta l’Armenia. Visita delle rovine di Zvartnots (sito protetto dall'UNESCO), una cattedrale distrutta da un terremoto alla fine del 10° secolo costruita su un precedente sito di epoca urartea. Rientro a Yerevan e visita di Tsitsernakaberd, il memoriale al genocidio armeno, che rende omaggio al milione e mezzo di morti nelle pulizie etniche del 1915 per mano dei Turchi Ottomani. Pernottamento a Yerevan.
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Giorno 12. Yerevan - Garni - Geghard - AeroportoDopo la prima colazione, mattinata a disposizione per la visita del Mercato Vernissage, il mercato dell’artigianato, un’occasione unica per l’acquisto di oggetti di artigianato armeno, memorabilia dell’ex Unione Sovietica, libri antichi, ecc. In tarda mattinata, partenza per la regione di Kotayk e pranzo in un ristorante locale a Garni, dove si assisterà alla preparazione del Lavash, il pane azzimo armeno (nominato Patrimonio Immateriale dall’UNESCO) cotto nel Tonir, il forno scavato nel terreno. Visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano e l'unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell'Armenia nel IV secolo d.C., vero gioiello dell’architettura armena precristiana. Visita del Monastero rupestre di Geghard, situato in una profonda e spettacolare gola, che prende il nome dalla lancia che trafisse il costato di Cristo che qui venne portata dall’Apostolo Taddeo e che qui venne conservata per diversi secoli insieme a molte altre reliquie. Discesa nella gola di Garni, soprannominata “La sinfonia delle Pietre” per le formazioni rocciose basaltiche a forma di canne d’organo che rivestono le pareti del canyon. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro previsto in tarda serata.
Fine dei servizi. |
- La visita delle Grotte di Prometeo in barca sarà possibile solo in base alle condizioni di sicurezza del fiume sotterraneo che scorre all'interno e sarà verificabile solo all'arrivo in loco.
- La visita di Vardzia avviene su un percorso accidentato all'interno di grotte e su sentieri tortuosi.
- L'interno della Cattedrale di Echmiadzin è attualmente chiuso per lavori di restauro. Per questo motivo, fino alla fine dei lavori, la visita prevista dal programma sarà fatta solo dall'esterno.
- La strada che attraversa la Valle del Debed che porta ai monasteri Haghpat e Akhtala è in rifacimento e i lavori si protrarranno fino al 2021. Si richiede spirito di adattamento per le condizioni dissestate del piano stradale e per gli inevitabili rallentamenti che queste comportano. Comunque, le visite previste in programma saranno eseguite normalmente.
- Le persone a mobilità ridotta devono essere consapevoli che sia in Georgia che in Armenia non sono purtroppo presenti dispositivi che permettano di superare scalinate e dislivelli e inoltre, all'interno dei siti, spesso le pavimentazioni sono sconnesse e i percorsi sono sterrati.
- Si suggerisce di portare con sé scarpe comode e un abbigliamento che tenga conto delle escursioni termiche, anche d'estate.
- Tutti i musei e la funivia di Tatev sono chiusi di lunedì.
- Il mercato Vernissage è aperto tutti i giorni ma sarà visitabile al massimo della sua estensione solo il sabato e la domenica.