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Giorno 2. Visita di Yerevan - Garni - Geghard - YerevanDopo la prima colazione, visita della città di Yerevan. inizio del tour della città con il Parco della Vittoria, dal quale si può ammirare la miglior vista della città e che ospita l’enorme statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia). Proseguimento al Matenadaran, il museo-biblioteca, unico al mondo, dove sono custoditi migliaia di manoscritti e codici miniati. Visita del complesso di Cascade, una scalinata monumentale in stile Art Nouveau che ospita al suo interno la collezione d’arte moderna di Gerard Cafesjian. Passeggiata a piedi per visitare la Piazza dell’Opera Armena e poi lungo Northern Avenue, la via pedonale di Yerevan, fino a Piazza della Repubblica, il cuore dell’Armenia e di Yerevan, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Partenza per la regione di Kotayk per la visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano e l’unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell’Armenia nel IV secolo d.C., vero gioiello dell’architettura armena precristiana. Discesa, con veicoli 4×4, nella gola del fiume Azat famosa per le formazioni basaltiche prismatiche a base esagonale in forma di canne d’organo che sono valse a questo luogo il soprannome di “Sinfonia delle Pietre” e proseguimento al Monastero rupestre di Geghard (Patrimonio UNESCO), situato in una profonda e stretta gola e parzialmente scavato nella roccia, che prende il nome dalla lancia che trafisse il costato di Cristo che qui venne portata dall’Apostolo Taddeo e che qui venne conservata per diversi secoli insieme a molte altre reliquie. Ritorno a Yerevan e visita di Tsitsernakaberd, il memoriale del genocidio armeno, un complesso dedicato al milione e mezzo di armeni morti per mano dei Turchi Ottomani nel 1915. Pernottamento a Yerevan.
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Giorno 3. Yerevan - Khor Virap - Areni - Noravank - YerevanDopo la prima colazione, partenza verso sud-est e per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel IV secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, e si arriva ad Areni, dove si farà una sosta per una degustazione di vini locali. Proseguimento al monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Rientro a Yerevan e pernottamento.
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Giorno 4. Yerevan - Zvartnots - Echmiadzin - Aknalich - GyumriDopo la prima colazione, partenza verso est con una prima sosta alle rovine della cattedrale di Zvartnots (patrimonio mondiale UNESCO), detta delle Forze Vigilanti, eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Arrivo a Echmiadzin, città Patrimonio UNESCO soprannominata “il Vaticano armeno” perché sede del “Catholicos”, il capo della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale Mayr Ator, voluta da San Gregorio Illuminatore e prima cattedrale del Mondo Cristiano, e della chiesa di S. Hripsime, che ospita nella cripta la tomba della santa martire. Proseguimento ad Aknalich, dove si vista il Tempio degli Yazidi, una minoranza di etnia curda che pratica una religione unica e antica derivata dallo Zoroastrismo misto a credenze islamiche e cristiane. Arrivo a Gyumri, la seconda città dell’Armenia, dove si avrà il tempo di visitare il centro che ruota attorno a Piazza Vardanants, dove sorgono il Municipio, la chiesa Yot Verk e la cattedrale del Santissimo Salvatore (in ricostruzione e non aperta al pubblico). Tristemente famosa per il terremoto che la colpì nel 1988 provocando decine di migliaia di vittime, oggi Gyumri è risorta dalle proprie ceneri e il centro della città, sopravvissuto al terremoto, offre belle architetture di inizio novecento caratterizzate da facciate in tufo in stile Art-Nouveau e neoclassico. Pernottamento.
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Giorno 5. Gyumri - Haghpat - Akhtala - DilijanDopo la prima colazione, visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita. Visita alla chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da affreschi, eseguiti tra il 1205 e il 1216, annoverati tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell’Impero di Bisanzio. Proseguimento per la regione di Tavush e arrivo a Dilijan, soprannominata la “Svizzera d’Armenia”, per i fitti boschi che la circondano. Pernottamento a Dilijan.
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Giorno 6. Dilijan - Sevan - Noratus - Selim - Qarahunj - SisianDopo la prima colazione, partenza per il lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, un lago alpino d’acqua dolce tra i più elevati al mondo che da solo occupa il un trentesimo dell’intera superficie dell’Armenia. Visita della penisola di Sevan, dove sorge il monastero Sevanavank, dalla quale si aprono spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Proseguimento per al villaggio di Noratus, famoso per il suo cimitero monumentale pieno di khatchkar finemente intarsiati risalenti a un periodo che va dal IX al XVII secolo e degustazione di formaggi armeni in un caseificio a gestione familiare per assaggiare deliziosi formaggi locali, alcuni fatti invecchiare nel vino e nel cognac. Arrivo al passo di Selim per visitare l’antico caravanserraglio degli Orbelian, una struttura in blocchi di basalto a tre navate utilizzata dalle carovane che percorrevano l’antica Via della Seta. Questo luogo testimonia l’importanza dell’Armenia come punto di passaggio lungo la Via della Seta. Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un sito megalitico risalente all’età del bronzo situato su un pianoro circondato da alte montagne formato da 204 megaliti disposti in circolo molti dei quali presentano enigmatici fori circolari la cui funzione non è stata ancora spiegata chiaramente. Arrivo a Sisian e pernottamento.
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Giorno 7. Sisian - Tatev - Meghri - Jolfa (Iran)Dopo la prima colazione, partenza per Halidzor da dove si salirà a bordo delle “Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo (5.7 km, 11 minuti), per raggiungere un vero capolavoro dell’architettura medievale armena: il Monastero di Tatev, una fortezza monastica del nono secolo, un tempo famosa per la sua università e il più grande centro spirituale del sud dell’Armenia. Proseguimento via Kapan fino al confine iraniano a Meghri. Dopo le formalità doganali, cambio del trasporto e della guida e proseguimento fino a Jolfa. cena e pernottamento a Jolfa.
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Giorno 8. Jolfa - Kara Kilisa - TabrizGiornata dedicata alla visita delle chiese dei primi martiri del cristianesimo. Dopo la colazione visita del Monastero di Santo Stefano, risalente al IX secolo e oggi Patrimonio UNESCO, incastonato in una stretta vallata in una zona di montagna dove il fiume Aras – il biblico Ghion – serpeggia e funge da frontiera tra Iran e Repubblica Autonoma di Naxçıvan. Il Monastero, sintesi tra l'architettura iranica, selgiuchide e armeno-bizantina deve il suo colore rosa salmonato al tufo utilizzato per la sua costruzione ricavato dalle montagne circostanti. Accanto alla chiesa principale si trova un chiostro a pianta quadrata sul quale si affacciano le stanze del monastero. Si prosegue verso Kara Kilisa, chiesa nera in lingua azera, nome che deriva dal colore delle pietre con le quali fu costruita la chiesa. La chiesa è il più antico e notevole monumento cristiano sopravvissuto in Iran ed è, secondo la tradizione, la prima chiesa costruita al mondo, essendo stata edificata nel 68 d.C., sulla tomba dell'Apostolo Taddeo che predicò gli insegnamenti di Cristo in questa zona. La chiesa, inclusa nella lista del Patrimonio UNESCO, è composta da due parti: una struttura nera, l’edificio originale della chiesa e quello più antico, da cui prende il nome e una struttura bianca, la chiesa principale, che fu aggiunta all’ala occidentale dell’edificio originale nel 1810. Arrivo a Tabriz e pernottamento.
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Giorno 9. Visita di TabrizDopo la colazione, intera giornata dedicata alla visita di Tabriz, capitale della regione dell'Azerbaijan orientale, una delle metropoli più importanti del Paese, nonché un importante polo economico e industriale e rinomata per la produzione della frutta secca. La fondazione di questa città risale al 1500 a.C., ma a causa dei forti terremoti pochi edifici storici sono rimasti in piedi. Si comincia dal Museo Archeologico dell'Azerbaijan, il secondo più importante museo dell'Iran dopo quello di Teheran. Proseguimento alla Moschea Blu costruita nel 1465, su ordine di Abu Al-Mozaffar Jahanshah sovrano, mecenate e anche poeta della dinastia turcomanna d. Si trattava non solo di una moschea bensì di un grande complesso che conteneva una biblioteca, un convento di dervisci, un giardino, delle terme e un mausoleo. A causa del terremoto del XVIII sec. oggi solo una parte della moschea è rimasta in piedi grazie anche alle collaborazioni e restauri degli archeologici. La pianta della moschea ha una forma diversa rispetto ad altre mosche dell’Iran. Infatti stile particolare della moschea Blu conosciuto come lo stile azero è insolito per il mondo persiano anche perché conferma una rilevante influenza ottomana a Tabriz.
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Giorno 10. Tabriz - Kandovan - TabrizDopo la prima colazione, partenza per il villaggio di Kandovan, un villaggio abitato da circa di 600 persone dedite da secoli alla pastorizia e all'agricoltura. La fama di questo luogo è dovuta alle sue abitazioni, chiamate karaan, ricavate scavando gli alti torrioni di tufo formatisi in millenni di attività vulcanica, e di erosione del vento e delle piogge. Per questo motivo, oggi Kandovan viene soprannominato la Cappadocia dell’Iran e qui si possono trovare tappeti di lana tradizionali annodati a mano, borse di pelle di pecora, oggetti di pietra e soprattutto miele biologico locale, sia in barattolo che in favo. Nel pomeriggio rientro a Tabriz dove si visiterà la piscina di El Goli, la più grande riserva idrica di Tabriz dove sorge anche un edificio a due piani costruito durante il periodo safavide. Oggi il palazzo, il parco e la piscina di El Goli sono l’attrazione turistica più popolare e frequentata di Tabriz. Pernottamento.
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Giorno 11. Tabriz - ArdabilDopo la prima colazione, partenza per Ardabil, il cui nome significa "luogo sacro". Visita al mausoleo di Sheik-Safi-Eddin Ardebili (XV sec.), maestro di una confraternita islamica sufi riconosciuta per la sua ideologia religiosa che sarebbe poi diventata religione ufficiale dell’Impero Safavide. Il santuario è uno dei più importanti dell'Iran e venne costruito tra l’inizio del XVI secolo e la fine del XVIII secolo secondo le tradizionali forme architettoniche iraniane. Il complesso, incluso nella lista dei Patrimoni dell'UNESCO, include una biblioteca, una moschea, una scuola, un mausoleo, una cisterna, un ospedale, cucine, una panetteria e alcuni uffici. Il percorso che conduce al santuario si sviluppa in sette zone che riflettono le sette fasi del misticismo sufi, separate da otto porte che rappresentano gli otto atteggiamenti del sufismo. Il sito comprende anche una notevole collezione di oggetti antichi esposti nella sala laterale accanto alle tombe di Sheikh Safi e Shah Isma’il, il fondatore della dinastia dei safavidi. Visita del bazaar, un punto cruciale di commercio sulla via tra Tabriz e i paesi che si affacciavano sul Mar Caspio. La posizione strategica, la presenza delle montagne e le estese pianure di Ardabil arricchiscono il suo antico bazaar con le botteghe di erboristeria e miele. Pernottamento.
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Giorno 12. Ardabil - Bandar azali - MasulehDopo la prima colazione, partenza verso il Mar Caspio attraversando la strada panoramica di Heiran che discende dai monti di Ardabil. All'arrivo a Bandar Anzali, cittadina portuale del Mar Caspio, ci sarà il tempo per un giro in barca sulla laguna di Anzali, una laguna naturale d'acqua dolce e area naturale protetta che ospita un centinaio di specie diverse di uccelli, diverse varietà di pesci (come il pesce bianco del Caspio, l'acciuga e le carpe) e dove cresce il Loto Caucasico con le sue grandi foglie galleggianti e i suoi fiori rosa. Proseguimento a Masuleh, un villaggio, aggrappato sulle montagne della catena degli Alborz, che si sviluppa in maniera unica sul fianco di una montagna lungo un dislivello di circa cento metri, presenta una conformazione terrazzata in cui il tetto della casa inferiore costituisce il cortile e il marciapiede di quella superiore. Ancora oggi i labirintici passaggi e le strette viuzze rendono impossibile l’accesso alle auto e l'unico mezzo di locomozione è l'asino. I materiali utilizzati nella costruzione delle abitazioni sono la pietra, estratta dalla montagna e impiegata per l’edificazione di muri a secco, e la malta di fango e calce e il legno. Tale metodologia costruttiva tipicamente locale è il risultato della conoscenza e dell'esperienza delle generazioni precedenti che hanno adattato la tecnologia delle costruzioni alle condizioni geografiche locali. Il villaggio è circondato da una foresta che rende la nebbia un fenomeno quasi costante. Pernottamento a Masuleh.
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Giorno 13. Masuleh - QazvinDopo la prima colazione, partenza per Qazvin dove si visiterà il Saraye Sa’do Saltane, un caravanserraglio in mattoni con diverse porte d’ingresso, alcune collegate alle strade circostanti, altre connesse alle diverse parti del Bazaar. Proseguimento al Mausoleo di Hossein, un complesso religioso che comprende una moschea e il mausoleo del nipote dell’ottavo Imam degli Sciiti. Il mausoleo ricorda un complesso di palazzi con il suo giardino murato, file di piante, piccoli Iwan, nicchie, pietre tombali e preziose decorazioni in piastrelle color blu e crema. La facciata dell'ingresso principale è sormontata da sei minareti e la tomba vera e propria è coperta da una cupola piastrellata giallo-blu. La parte centrale dell’edificio è decorata con numerosi mosaici a specchio. Proseguimento al Chehel Sotun, un padiglione che faceva originariamente parte del primo complesso del palazzo reale safavide nel 1596. Le sue decorazioni in stile safavide e Qajar sono chiaramente distinguibili: piastrelle, per lo più del periodo Qajar, all’esterno, e dipinti murali della struttura originale safavide all’interno. visita della tomba di Hamdollah Mostofi, un geografo, poeta e famoso scrittore iraniano del XIII sec. La tomba, costruita in mattoni cotti, è in stile Azero con influenza ottomana con una cupola conica color turchese. Pernottamento a Qazvin.
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Giorno 14. Qazvin - TeheranDopo la colazione, partenza per Teheran, la capitale dell'Iran e megalopoli con più di 8 milioni di abitanti, la città più movimentata ed effervescente dell'Iran. Visita del Gran Bazaar di Teheran, uno dei luoghi imperdibili per eccellenza di Teheran, un labirinto di vicoli ricolmi di negozi a loro volta colmi di merce che è una vera e propria città nella città dove si trovano moschee, sale da tè, ristoranti, caravanserragli ecc. Sarà un’esperienza unica quella di addentrarsi e perdersi, poco a poco, nel suo dedalo di vie. Proseguimento al Palazzo Golestan (Patrimonio UNESCO), costituito diciassette strutture tra palazzi e musei, che in passato ospitarono la reggia del re Qajaro Nasser al-Din Shah. Nel secolo scorso, durante l’era Pahlavi, il palazzo venne utilizzato per i ricevimenti formali della famiglia reale come le incoronazioni di Reza Khan e l’incoronazione di Mohammad Reza Pahlavi. Visita del Museo Nazionale dei Gioielli, (apertura solo da Sabato a Martedì), allestito nei forzieri sotterranei della Banca Centrale Iraniana. Il museo ospita i gioielli della corona degli Shah di Persia, un tripudio di pietre preziose, diademi, corone della famiglia Pahlavi e il più grande diamante rosa esistente nel mondo detto anche Darya-e Nour (Mare di Luce) di 182 carati. Il diamante è un simbolo della vittoria che Nadir, scià nel 1739, aveva portato in Iran dopo la sua vittoriosa campagna in India. Trasferimento in hotel nei pressi dell'aeroporto Imam Khomeini di Teheran e pernottamento.
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- La comunità dei Kisti è ospitale ma molto chiusa e diffidente nei confronti degli stranieri. Si richiede di mantenere un comportamento rispettoso e chiedere sempre il permesso per fotografare le persone.
- La visita delle Grotte di Prometeo in barca sarà possibile solo in base alle condizioni di sicurezza del fiume sotterraneo che scorre all'interno e sarà verificabile solo all'arrivo in loco.
- La visita di Vardzia avviene su un percorso accidentato all'interno di grotte e su sentieri tortuosi.
- L'interno della Cattedrale di Echmiadzin è attualmente chiuso per lavori di restauro. Per questo motivo, fino alla fine dei lavori, la visita prevista dal programma sarà fatta solo dall'esterno.
- La strada che attraversa la Valle del Debed che porta ai monasteri Haghpat e Akhtala è in rifacimento e i lavori si protrarranno fino al 2021. Si richiede spirito di adattamento per le condizioni dissestate del piano stradale e per gli inevitabili rallentamenti che queste comportano. Comunque, le visite previste in programma saranno eseguite normalmente.
- Le persone a mobilità ridotta devono essere consapevoli che sia in Georgia che in Armenia non sono purtroppo presenti dispositivi che permettano di superare scalinate e dislivelli e inoltre, all'interno dei siti, spesso le pavimentazioni sono sconnesse e i percorsi sono sterrati.
- Si suggerisce di portare con sé scarpe comode e un abbigliamento che tenga conto delle escursioni termiche, anche d'estate.
- Tutti i musei e la funivia di Tatev sono chiusi di lunedì.
- Il mercato Vernissage è aperto tutti i giorni ma sarà visitabile al massimo della sua estensione solo il sabato e la domenica.