-
Programma
-
Mappa del viaggio
-
Prezzo
-
Richiesta preventivo
-
Date di partenza
<
>
Giorno 1. Arrivo a Yerevan - Echmiadzin - Aknalich - Yerevan (-/P/-)Arrivo a Yerevan all'aeroporto internazionale di Zvartnots entro le ore 12.00, incontro con la guida e trasferimento a Echmiadzin, soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del Catholicos della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale Mayr Ator, la più antica cattedrale cristiana nel mondo e oggi Patrimonio UNESCO, e della chiesa di Santa Hripsime, l’esempio più mirabile di chiesa tetraconca cupolata di tutta l’Armenia, costruita sulla tomba della santa martire. in hotel e pernottamento a Yerevan. Partenza per Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone e trasferimento a Yerevan per il pernottamento.
|
Giorno 2. Visita di Yerevan (C/-/C)Dopo la prima colazione il tour della città di Yerevan inizia con il Parco della Vittoria, dal quale si può ammirare la miglior vista della città e che ospita l’enorme statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia). Proseguimento per l’enorme complesso di Cascade, una scalinata monumentale che ospita la collezione di arte moderna di Gerard Cafesjian. Visita del Matenadaran, il museo-biblioteca unico al mondo, che custodisce al suo interno oltre tredicimila manoscritti. Passeggiata a piedi nel centro di Yerevan attraversando la Piazza del Teatro dell'Opera Armena e proseguendo lungo Northern Avenue, la via pedonale dello shopping, fino a Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita della Moschea Blu di Yerevan, costruita durante il regno dei Khan d’Armenia, quando l’antica Erivan ne era la capitale. Moschea di rito sciita, è stata ristrutturata con fondi provenienti dall’Iran e oggi, delle otto moschee storiche di Yerevan, è l'unica rimasta in piedi dopo il dominio sovietico dell'Armenia, grazie al fatto che venne trasformata nel museo della città. Sosta al mercato coperto di GUM, il mercato delle spezie e della frutta secca, un’occasione unica per scoprire la vita di tutti i giorni degli armeni. Cena di benvenuto con spettacolo di musica tradizionale armena e pernottamento.
|
Giorno 3. Yerevan - Khor Virap - Areni - Noravank - Qarahunj - Goris (C/-/C)Partenza verso sud-est per il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge. Visita al monastero di Noravank, opera dell’architetto Momik, circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Partenza verso la regione di Syunik, la più meridionale dell’Armenia. Superato il passo di Vorotan a 2200 m s.l.m. il paesaggio si allarga sui panorami dell’altipiano meridionale armeno, caratterizzato da radure circondate dagli alti picchi delle montagne della catena del Caucaso Minore. Sosta lungo la strada a Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un sito risalente all’età del bronzo formato da 204 megaliti disposti in circolo o lungo ampie linee curve, disseminato di tombe risalenti al 3.000 a.C. Cena in un piccolo ristorante a conduzione familiare ricavato in un’antica casa in pietra del villaggio e pernottamento a Goris.
|
Giorno 4. Goris - Tatev - Yeghegnadzor - Selim - Noratus - Tsaghkunq (C/P/-)Dopo la prima colazione, partenza per il villaggio di Halidzor dove si salirà a bordo delle “Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo (5.7 km, 11 minuti di viaggio) dalla quale si potranno ammirare gli splendidi panorami della valle del Vorotan e con la quale si raggiungerà il monastero di Tatev, risalente al IX secolo e il più grande e più importante del sud dell’Armenia. Il monastero è di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena, fu sede di una famosa università ed è situato in posizione spettacolare su uno sperone di roccia a picco sulla valle del fiume Vorotan. Arrivo a Goris, cena in un piccolissimo ristorante a conduzione familiare ricavato nella sala da pranzo di una casa tradizionale in pietra del paese. Proseguimento a Yeghegnadzor, dove si farà il pranzo in una cantina vinicola a conduzione familiare con degustazione di vini locali ottenuti da uve autoctone. Proseguimento verso nord e verso l’altipiano centrale armeno con sosta al Passo di Selim per la visita al caravanserraglio degli Orbelian, un’importante stazione sulla Via della Seta, costruito in blocchi di basalto. Dopo aver attraversato gli indimenticabili paesaggi di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti si raggiunge il Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine. Sosta al villaggio di Noratus, il cui cimitero è famoso per i numerosi khatchkar, le pietre scolpite a forma di croce tipiche della produzione artistica armena. Degustazione di formaggi armeni in un caseificio a gestione familiare per assaggiare deliziosi formaggi locali tra i quali spiccano quelli invecchiati nel vino e nel cognac. Arrivo a Tsaghkunq e pernottamento.
|
Giorno 5. Tsaghkunq - Sevan - Dilijan - Vill. Molokan - Haghpat - AKHTALA - Tbilisi (C/-/C) Dopo la prima colazione, partenza per la Penisola di Sevan, per visitare il monastero di Sevanavank, costruito nel IX secolo sulla sommità rocciosa del promontorio da dove si aprono spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Partenza per la Regione di Tavush, la più boscosa dell’Armenia, con sosta a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Tempo per una passeggiata nella parte vecchia di Dilijan rappresentata dalla via Sharamberyan, sulla quale si affacciano le case tradizionali in pietra con i balconi in legno intarsiato e dove si trovano alcune piccole botteghe di artigiani locali. Sosta presso una famiglia di rifugiati del Karabakh, scappati in Armenia a seguito dell’ultima guerra, dove si mangerà il Jingyalov Hats, un piatto tipico di quella regione costituito da pane e verdure selvatiche cotte. Proseguimento verso uno dei villaggi dei Molokan. I molokani, una minoranza etnica di origine russa, praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento e a causa della quale essi vennero mandati in esilio ai confini dell’impero russo. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi vivono la loro vita nello stesso modo in cui si viveva più di un secolo fa. Sosta presso una delle famiglie per assaggiare il tè fatto nel Samovar e dolci fatti in casa e per entrare in contatto con questa piccola comunità. Il viaggio prosegue verso la Regione di Lori e verso Vanadzor, la terza città dell’Armenia, dove si farà una sosta in un laboratorio di un maestro scalpellino artista dei khachkar. L’arte di creare Khatchkar, che si tramanda di padre in figlio da centinaia d’anni, è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Proseguimento verso la Valle del Fiume Debed, che racchiude i tesori dell’architettura religiosa armena medievale. Visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Sosta alla chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture murali. Le opere, eseguite tra il 1205 e il 1216, sono oggi considerate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio. Trasferimento al confine armeno-georgiano di Bagratashen e, dopo le formalità doganali, incontro con la guida e con l’autista georgiano e proseguimento a Tbilisi. Cena e pernottamento a Tbilisi.
|
Giorno 6. Visita di TbilisiDopo la prima colazione, intera giornata dedicata alla scoperta di Tbilisi, l’affascinante capitale della Georgia. Il tour inizia con la visita della chiesa di Metekhi, situata su una collina che domina il fiume Kura. Con una moderna cabinovia che parte dal parco della libertà si raggiungerà poi la Fortezza di Narikala, costruita nel IV secolo sulla collina che domina la città, la cui forma attuale si deve agli interventi fatti nel XVI e nel XVII secolo. Discesa a piedi al Quartiere di Abanotubani, caratterizzato dalle cupole in mattoni delle sorgenti termali e uno dei pochi posti al mondo nel quale si trovano, a pochi passi una dall’altra, una chiesa cristiana, una moschea nella quale pregano insieme sciiti e sunniti e una Sinagoga. Visita della Cattedrale di Sioni, al cui interno è custoidita la reliquia della croce di Santa Nino, la suora evangelizzatrice della Georgia. Pranzo e visita della Basilica Anchiskhati, costruita nel VI secolo e la più antica chiesa di Tbilisi. Visita del Museo Nazionale Georgiano e successivamente passeggiata su Rustaveli Avenue per apprezzare la bellezza ottocentesca della capitale Georgiana. Cena con spettacolo di musica e danze tradizionali georgiane e pernottamento a Tbilisi.
|
Giorno 7. Tbilisi - Ananuri - Stepantsminda - Gergeti - Telavi (C/P/-) Dopo la prima colazione, partenza verso nord per visitare la fortezza di Ananuri, che si trova sulle rive del bacino di Zhinvali. La fortezza contiene al suo interno edifici civili, militari e religiosi e la chiesa principale presenta al suo interno dei bellissimi affreschi e all’esterno è ricoperta da bassorilievi. Il viaggio prosegue fino quasi al confine con la Russia, percorrendo la famosa Strada Militare Georgiana, per arrivare a Stepantsminda, un piccolo villaggio situato ai piedi dei monti del Caucaso Maggiore. Visita della chiesa della Trinità di Gergeti, situata a 2100 m di altitudine, famosa per la sua posizione spettacolare dominata dal ghiacciaio del Kazbek (5047 m). La chiesa venne costruita nel XIV secolo e la sua posizione isolata circondata dalla vastità del paesaggio naturale ha reso la chiesa un autentico simbolo della Georgia. Pranzo a Stepantsminda presso un ristorante locale a conduzione familiare e proseguimento a Telavi, il capoluogo della regione di Kakheti, e pernottamento.
|
Giorno 8. Telavi - Alaverdi - Vardisubani - Jokolo - Gremi - Sighnaghi - Tbilisi (C/P/-)Dopo la prima colazione, intera giornata dedicata alla scoperta della regione di Kakheti, la regione vinicola della Georgia, dove le montagne della Catena del Grande Caucaso fanno da cornice alle fertili pianure della regione. Si comincia con il mercato di Telavi, il più grande della regione, dove sulle bancarelle sono in vendita spezie, frutta secca, dolci, sottaceti, formaggi locali fatti in casa, verdure, ecc. Visita della maestosa Cattedrale di Alaverdi, che conserva un ciclo di affreschi del XI – XVII secolo, che si dice fu fondato da Joseb Alaverdeli, uno dei Tredici Padri Siriani che venne da Antiochia e si fermò ad Alaverdi, allora piccolo villaggio e antico centro di un culto pagano dedicato alla Luna. Sosta a Vardisubani, dove si incontrerà una famiglia che produce da oltre quattro generazioni i Qvevri, le giare di terracotta usate per la maturazione del vino. Qui si potrà anche degustare il famoso vino georgiano, prodotto secondo il metodo tradizionale di maturazione nei Qvevri, nominato patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Proseguimento del viaggio alla gola del Pankisi per incontrare i Kisti, una piccolissima comunità di fede musulmana che parla il dialetto dei Vainakh, quelle tribù che diedero origine all'attuale popolo ceceno e al gruppo etnico degli ingusci. Pranzo presso una famiglia locale, dove si assaggerà la birra analcolica locale ricavata dalla rosa canina, e passeggiata nei dintorni del piccolo villaggio di Jokolo, per provare l’esperienza della tranquillità della natura che caratterizza questa valle. Proseguimento a Gremi e visita della cittadella reale con la Chiesa degli Arcangeli, quanto rimane di ciò che una volta era la fiorente città di Gremi, capitale del regno di Kakheti nel XVI e XVII secolo. Visita di Sighnaghi, una cittadina che, con la sua cinta muraria e con il suo quartiere vecchio, è rimasta praticamente intatta come nel XVIII secolo. Rientro a Tbilisi e pernottamento.
|
Giorno 9. Tbilisi - Mtskheta - Gori - Tsikhisjvari - Borjomi (C/-/C)Prima colazione in hotel e partenza per Mtskheta, l’antica capitale della Georgia, città sorta alla confluenza dei fiumi Aragvi e Kura, oggi Patrimonio dell’UNESCO. Visita del monastero di Jvari (VI-VII sec.), un capolavoro dell'architettura cristiana medioevale che sorge su una collina in posizione dominante sulla città, e discesa verso il centro dove si farà una breve passeggiata e si visiterà la Cattedrale di Svetitskhoveli (XI sec.), "Il Pilastro che crea la vita", eretta secondo la tradizione sul sito in cui venne seppellita la tunica di Gesù Cristo. Proseguimento per Gori, la città natale di Stalin, con visita del Museo Stalin, un imponente edificio costruito nei pressi della casetta di mattoni dove Stalin visse con la famiglia per quattro anni e che racconta la vita del dittatore georgiano dai primi anni di vita alla sua morte. Partenza per Bakuriani da dove si raggiunge il villaggio di Tsikhisjvari, abitato dalla minoranza etnica dei Greci Pontici, che qui si insediarono nel XIX secolo. Oggi, questa piccola minoranza parla ancora un dialetto del Ponto e si avrà il tempo di cenare in una delle loro case a contatto con una delle famiglie del luogo. Trasferimento a Borjomi per il pernottamento.
|
Giorno 10. Borjomi - Vardzia - Bavra - Gyumri (C/-/C)Dopo la prima colazione, partenza per Vardzia, una città rupestre, o più propriamente un monastero, scavata in una parete del monte Erusheli fondata nel XII secolo dalla regina Tamar, costruita per ergersi a baluardo cristiano nel bel mezzo di una terra circondata da regni musulmani e presa d’assalto dalle orde dei Mongoli desiderose di sempre nuove conquiste volte a espandere l’impero in ascesa. Il complesso ospita circa 6.000 stanze distribuite su tredici piani, una chiesa in pietra con affreschi ben conservati, cantine per il vino, refettori e centinaia di dimore, tutto scavato nel tufo fino a una profondità di 50 metri nella roccia. Arrivo al confine con l’Armenia di Bavra e, dopo le formalità doganali, cambio del trasporto, incontro con la guida armena e proseguimento a Gyumri, la seconda città dell’Armenia, e visita del centro della città, rappresentato dalla Piazza Vardanants, dove si affacciano la chiesa di Yot Verk, al cui interno si trova un’icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite, la chiesa del Santissimo Salvatore e il palazzo del Municipio. Gyumri è tristemente famosa per il terremoto che la colpì nel 1988 e che causò decine di migliaia di vittime. Oggi la città si è ripresa da questo triste evento e offre a chi la visita uno stile di vita rilassato e bellissime abitazioni in tufo nero risalenti ai primi del ‘900 in stile Neoclassico e Art Nouveau. Cena in un ristorante locale con i piatti della tradizione armeno-siriana e pernottamento a Gyumri
|
Giorno 11. Gyumri - Garni - Geghard - Yerevan (C/P/-)Dopo la prima colazione, partenza per la regione di Kotayk e visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano e l'unico a sopravvivere dopo la cristianizzazione dell'Armenia nel IV secolo d.C., vero gioiello dell’architettura armena precristiana. Visita del Monastero rupestre di Geghard, situato in una profonda e spettacolare gola, che prende il nome dalla lancia che trafisse il costato di Cristo che qui venne portata dall’Apostolo Taddeo e che qui venne conservata per diversi secoli insieme a molte altre reliquie. Pranzo in un ristorante locale dove si assisterà alla preparazione del Lavash (il pane tipico armeno nominato patrimonio immateriale dell’umanità). Visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo d.C. e l'unico a sopravvivere alla distruzione dei templi pagani dopo la conversione dell'Armenia nel IV secolo. Breve discesa nella Gola di Garni, un profondo canyon con le pareti coperte da formazioni rocciose basaltiche con forma di canne d'organo che hanno valso il nome a questo luogo di “Sinfonia delle Pietre”. Rientro a Yerevan e pernottamento.
|
Sistemazioni previste |
Base 2 pax |
Base 4 pax |
Base 6 pax |
Base 8 pax |
Base 10 pax |
Suppl. SNL |
Yerevan: Boulevard Boutique Hotel 3*** o sim. Goris: Red Roof Boutique Hotel o sim. Tsaghkunq: Tsaghkunq Chefhouse o sim. Tbilisi: Betlemi Hotel 3*** o sim. Telavi: Bucha’s Guesthouse & Wine Cellar o sim. Borjomi: Borjomi Underwood Family Hotel o sim. Gyumri: Berlin Art Hotel 3***+ o sim. |
3150 € |
2550 € |
2150 € |
1850 € |
1750 € |
420 € |
Le quote comprendono |
Le quote non comprendono |
|
|
- La visita delle Grotte di Prometeo in barca sarà possibile solo in base alle condizioni di sicurezza del fiume sotterraneo che scorre all'interno e sarà verificabile solo all'arrivo in loco.
- La visita di Vardzia avviene su un percorso accidentato all'interno di grotte e su sentieri tortuosi.
- L'interno della Cattedrale di Echmiadzin è attualmente chiuso per lavori di restauro. Per questo motivo, fino alla fine dei lavori, la visita prevista dal programma sarà fatta solo dall'esterno.
- La strada che attraversa la Valle del Debed che porta ai monasteri Haghpat e Akhtala è in rifacimento e i lavori si protrarranno fino al 2021. Si richiede spirito di adattamento per le condizioni dissestate del piano stradale e per gli inevitabili rallentamenti che queste comportano. Comunque, le visite previste in programma saranno eseguite normalmente.
- Le persone a mobilità ridotta devono essere consapevoli che sia in Georgia che in Armenia non sono purtroppo presenti dispositivi che permettano di superare scalinate e dislivelli e inoltre, all'interno dei siti, spesso le pavimentazioni sono sconnesse e i percorsi sono sterrati.
- Si suggerisce di portare con sé scarpe comode e un abbigliamento che tenga conto delle escursioni termiche, anche d'estate.
- Tutti i musei e la funivia di Tatev sono chiusi di lunedì.
- Il mercato Vernissage è aperto tutti i giorni ma sarà visitabile al massimo della sua estensione solo il sabato e la domenica.
Date di partenza |
Stato Partenza |
15 luglio 2024 |
ISCRIZIONI CHIUSE |
29 luglio 2024 |
ISCRIZIONI CHIUSE |
31 agosto 2024 (13 giorni, contattateci per il programma e le quote) |
ISCRIZIONI CHIUSE |